Teatro dell’assurdo oblio. La drammaturgia a metà tra Medioevo e Rinascimento


Con il Rinascimento, come per tante cose, anche per il teatro arriva un momento di svolta. Se nel Medioevo le rappresentazioni avvenivano soprattutto in strada e avevano carattere sacro, con la nuova epoca si cominciano a costruire teatri in muratura e, sulla scia dell’Antichità riscoperta, si torna a tematiche laiche. Ma a cavallo tra i due modelli esiste anche una drammaturgia “pre-classicista”, di cui si occupa il libro pubblicato dalle edizioni Peter Lang in una collana sulla cultura di corte nel Medioevo e Rinascimento, per il relativo Centro studi al Trinity College di Dublino. Non esisteva solo l’alternativa tra la strada o il teatro in muratura, esistevano anche i palazzi nobiliari per mettere in scena le opere. Il volume in esame studia quindi il teatro in volgare del Quattrocento concentrandosi sulle corti di Mantova, Ferrara e Milano. Un modello “periferico” poi abbandonato e dimenticato, e che oggi merita riscoprire.Continua la lettura…

L’utilizzo politico della genealogia di Enea. Dalle guerre macedoniche ai giorni nostri


di Giovanni Liberti In questi ultimi anni c’è un rinnovato interesse verso la figura di Enea e verso l’Eneide di Virgilio, interesse dettato anche da fattori attuali come i flussi migratori dall’Africa e dal Medio Oriente. La raffigurazione dell’Enea migrante è stata rifiutata ricorrendo in modo decontestualizzato alla sua genealogia o alle origini della stirpe […]Continua la lettura…

Il sogno concreto. Dalla città ideale alla città reale nel secondo Quattrocento


Con il tramonto dell’età comunale e con l’avvento di nuove forme di potere, le città suscitarono un rinnovato interesse. I nuovi signori, infatti, dovevano trovare un modo per esprimere la loro legittimità Continua la lettura…