Esibizione muscolare del dolore



Sottotitolo: Il Rinascimento vede e descrive il “Laocoonte”

Autore: Dario Rivarossa

Dati volume recensito:

Titolo: Le parole per l’immagine della sofferenza. I letterati rinascimentali alla prova del “Laocoonte”

Autore: Diletta Gamberini

Editore: Leo S. Olschki

Anno di pubblicazione: 2024

Numero di pagine: XXI + 176, con 21 immagini

Prezzo di copertina: 30,00 euro

Abstract:

Il gennaio del 1506 è stata una data capitale per la storia dell’arte occidentale: scavando il terreno di una vigna a Roma, si scoprì il Laocoonte. Tra i primi a vedere la scultura, e ad attribuirle una perfezione soprannaturale, c’era Michelangelo. Realizzata nel periodo 40-20 a.C. da un team di tre artisti dai nomi fiabeschi: Agesandro, Atanadoro e Polidoro, l’opera era già nota grazie a una descrizione di Plinio il Vecchio, che la definiva superiore a qualunque altro prodotto artistico, che fosse a due o tre dimensioni. Da quel gennaio 1506, né gli scultori né i pittori e neppure poeti e scrittori poterono sottrarsi al suo fascino. Il magnifico saggio di Diletta Gamberini ripercorre gli effetti che il Laocoonte greco ebbe sulla letteratura italiana ed europea, dal primo istante fino alla disputa settecentesca tra Winckelmann e Lessing. L’apparato iconografico mostra non solo la scultura da diverse angolazioni, ma anche alcune storiche riproduzioni su carta e in metallo, nonché i precedenti. Poeti e intellettuali del Cinquecento, pur in sincera estasi di fronte al capolavoro marmoreo, lo ammiravano con occhi tutt’altro che ingenui. Le loro interpretazioni in versi e in prosa attingevano al ricco repertorio di epigrammi ellenistici e bizantini dedicati appunto alla pittura e alla scultura. Epigrammi che già in partenza intrecciavano elementi a vari livelli, che adesso venivano ulteriormente rimiscelati.

Profilo biografico del redattore:

Dario Rivarossa “ilTassista Marino” è artista (pittura, scultura, arte digitale e multimediale) e attore in fase iniziale. Nato in Piemonte, formatosi a Roma e Milano nel settore editoriale, vive a Perugia ed è innamorato della Campania, in particolare Napoli e Avellino. Con le edizioni Terebinto ha pubblicato, tra il resto, il saggio Dante fantasy e Fungosità da Yuggoth, traduzione dei sonetti di H. P. Lovecraft.

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