Affreschi strappati


Affreschi strappati è una raccolta di pezzi di intonaco, dipinti su un muro crollato nel tempo e pazientemente rimessi insieme con l’illusione che si possa ricucire ogni divisione. Non c’è spazio per costruire di nuovo ciò che è stato distrutto una volta: solo il ricordo e l’immaginazione possono salvare dall’abbandono qualche particolare di ogni vissuto. E, in questo senso, gli Affreschi strappati trovano una briciola di eternità nel museo delle parole in cui tutti i figli di Prometeo hanno il diritto di entrare.Continua la lettura…

Stati Uniti nuova patria del marxismo?


C’era una volta la Guerra Fredda che vedeva contrapposti il blocco occidentale, a guida statunitense, e quello sovietico. Il crollo del Muro di Berlino e il successivo scioglimento dell’Unione Sovietica avrebbero dovuto segnare la vittoria definitiva del modello occidentale, basato sui diritti individuali e sul libero mercato, ma le cose sono andate proprio così? Di sicuro non la pensa in questo modo il saggista Mark R. Levin che nel recente American Marxism traccia un quadro del capovolgimento valoriale che da anni interessa gli Stati Uniti. Secondo l’autore, infatti, dietro le etichette rassicuranti di “progressismo” e di “socialismo democratico” si nasconde una nuova, radicale, versione di marxismo che in maniera subdola ha soppiantato i valori americani.Continua la lettura…

Spartacus: le curiosità di un’epica. Un film reso immortale dalla storia e dalla sua storia


di Giovanni R. Galaffu Spartacus è un film con, alle spalle, tantissimi aneddoti e curiosità. Gli uomini che ne hanno scritto, costruito e garantito il successo hanno vissuto sulla loro pelle esperienze drammatiche, comiche, surreali. In scena e dietro le quinte sono nate storie che ci regalano un racconto parallelo al film. Si è cercato, […]Continua la lettura…

Giambattista Marino, un pericolosissimo poeta “innocuo”


Tra le peggiori devastazioni compiute dal Risorgimento va annoverata la distruzione della nostra immensa cultura rinascimentale. Basti pensare che cosa è rimasto, da De Sanctis in poi e ancora oggi nellʼinsegnamento scolastico, dei tre grandi della nostra letteratura del Cinque-Seicento: Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Giovan Battista Marino. Con Ariosto ridotto a un contafavole, Tasso a un bigotto, Marino a un venditore di fumo.Continua la lettura…