Giambattista Marino, un pericolosissimo poeta “innocuo”
Tra le peggiori devastazioni compiute dal Risorgimento va annoverata la distruzione della nostra immensa cultura rinascimentale. Basti pensare che cosa è rimasto, da De Sanctis in poi e ancora oggi nellʼinsegnamento scolastico, dei tre grandi della nostra letteratura del Cinque-Seicento: Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Giovan Battista Marino. Con Ariosto ridotto a un contafavole, Tasso a un bigotto, Marino a un venditore di fumo.Continua la lettura…