Ombre antiche sull’isola del mare e del sole. Massimo Torsani e il suo “Il pastore”

di Carlo Crescitelli

Le vicende de “Il pastore” ci portano ad interrogarci sulla Sardegna di oggi, che fa scrupolosamente i conti con la nuova realtà e con le mille opportunità dell’apertura al turismo, senza tuttavia voler ancora rinunciare alla propria arcaica, respingente identità. Ed è proprio dal confronto/scontro con gli ospiti venuti da fuori e con gli inusitati approcci dal “continente” e dall’estero che scaturiscono le scintille di conflitti che affondano le loro radici in una cultura unica, comprensibilmente tesa a preservare il proprio prezioso isolamento contro tutto e contro tutti.

Torsani, da profondo e critico osservatore dell’Italia odierna, ce ne riassume con estro, mestiere e ricercatezza le contraddizioni, così come esse si riflettono e casualmente si amplificano all’interno di uno dei non-luoghi principe della contemporaneità: un campeggio e villaggio vacanze. Dove all’improvviso bussa inattesa tutta una rete di drammi che viene da lontano nel tempo, nello spazio e soprattutto nell’anima, e che non può fare a meno di esplodere proprio nel contesto che apparirebbe meno probabile. Come sempre nella vita, anche qui con la tragedia convivono l’umorismo,  le mode, la musica, l’amore: che l’autore – arguto e attento cicerone dell’avventura – ci presenta e ripropone, a passi successivi e progressivi, con leggerezza e disinvoltura, attraverso molteplici e puntuali rimandi a spaccati di attualità e tendenze in voga, in un sapiente gioco di ammiccamenti dal quale chi legge resta compiaciuto e ammirato.

Al di là dei tanti appassionanti agganci legati alla articolata indagine poliziesca che ne incardina la trama, che senza dubbio entusiasmerà i patiti del genere, “Il pastore” si configura soprattutto come lettura per palati fini. Per chi cioè si aspetti, anche da una storia di semplice intrattenimento o svago, ben più di qualche facile esca o traino emotivo, e pretenda comunque prospettive a largo raggio, ricchezza e colore, spunti di riflessione.

L’articolo completo è disponibile sul numero 2 (2020) di “Riscontri”

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