La via per la guarigione passa sempre per l’altro


Titolo recensione: La via per la guarigione passa sempre per l’altro Sottotitolo: Ninetta Pierangeli e il microcosmo solidale di Asperger Autore della recensione: Carlo Crescitelli Dati volume recensito: Titolo: Asperger Autore: Ninetta Pierangeli Editore: Giulio Perrone Editore Anno di pubblicazione: 2022 Numero di pagine: 180 Prezzo di copertina: 17,00 € Abstract: Le patologie psichiatriche sono […]Continua la lettura…

L’altro io


Tutti gli esseri umani hanno in loro la gamma completa dei sentimenti, dal positivo al negativo: questo pensa Nicla, una giovane donna di ventiquattro anni, la quale decide di scrivere una storia forte e dalle tinte fosche. La sua passione per la scrittura la stuzzica sempre come un solletico ed è per questo che, nonostante le perplessità di coloro che la amano e le stanno accanto, lei decide di andare dritta verso il suo obiettivo, una preda a cui mirava da quando di anni ne aveva solo sedici e che, finalmente, è stata catturata: un serial killer, il mostro delle lacrime, lo chiamano. La sua ultima vittima è riuscita a sfuggirgli e a identificarlo; la protagonista di questo romanzo in cui, a cornice, si costruisce un ulteriore tessuto narrativo interno, si immerge con tutta se stessa nella stesura di questa storia, indagando a fondo, leggendo, provando il medesimo dolore delle vittime del mostro. Eppure lui non confessa, è un cinico e manipolatore, sa entrare dentro le persone, Nicla viene messa in guardia.Continua la lettura…

Alberto Moravia e lo sguardo antropologico


Il saggio intende esaminare il romanzo L’uomo che guarda di Alberto Moravia, edito nel 1985. Scopo principale del lavoro è quello di individuare e seguire la componente antropologica che presiede alle scelte narrative dell’autore. Nel romanzo, in particolare, il fenomeno della scopofilia, che contraddistingue il protagonista, diventa il fondamento di indagine per capire come avviene e come funziona il nesso relazionale tra l’individuo e le cose (centrale per tutta la scrittura dell’autore già dai tempi del primo romanzo esistenzialista del ’29). Medesima importanza è assegnata all’aspetto saggistico che rende il romanzo un esemplare significativo delle sperimentazioni letterarie di quegli anni. Nella prima parte del testo sono state confrontate le scelte moraviane con alcuni dei paradigmi essenziali della civiltà letteraria novecentesca gravitante attorno al ruolo e allo statuto del personaggio. È stato dato ampio spazio alla discussione critica e bibliografica, a partire dalle pagine fondamentali di Giacomo Debenedetti, Luigi Baldacci, Cesare Garboli e altri studiosi.Continua la lettura…