Autore: Davide Passamonti
Abstract: Partendo dalla considerazione che lo Stato del benessere (Welfare State) è sicuramente la più importante innovazione politica del ventesimo secolo, questo è entrato in “crisi” a cavallo tra XX e XXI secolo. In questo saggio si ripercorre la storia del welfare: dalla sua nascita per motivi di “politica di potenza” con Otto Von Bismarck, la sua età dell’oro inaugurata dalle politiche di William Beveridge, fino ai motivi di crisi odierni.
Quando si parla di crisi va però specificato in quali termini si afferma tale “crisi”. Ciò, con lo scopo di evitare di incorrere in “teorie crolliste” che non hanno molto a che vedere con la realtà ma sono più frutto dell’ideologia. Quindi si arriva ad analizzare i motivi di crisi odierni. Questi vengono racchiusi in tre fattori di crisi: 1) i limiti finanziari, ovvero l’insostenibilità di incrementare la produttività con l’aumento della spesa pubblica che genera, invece, disordine economico, burocrazia pervasiva, sprechi pubblici e debito pubblico; 2) la mancanza di efficienza, efficacia e di misura delle prestazioni, “il miglior modo per controllare l’efficienza e/o l’efficacia del servizio pubblico è quello di controllare e dirigere le sue performances, le sue prestazioni in un chiaro sistema di obiettivi interconnessi in un sistema di programmazione strategica”; 3) la disaffezione degli utenti, l’eccessiva burocratizzazione genera opacità nel processo politico democratico e l’espansione economica statale non induce a una partecipazione democratica attiva. Lo Stato viene avvertito come inefficace e inefficiente e ostile, generando antipatia e disaffezione politica.
Infine si prospetta una possibile riforma del Welfare State che deve farsi “Welfare Society”. Ovvero, la protezione sociale, invece che espandersi, deve favorire l’integrazione sociale diventando più selezionata e precisa. Ciò avviene tramite un sistema di programmazione strategica. Lo Stato ricercando un protagonismo autonomo governa i meccanismi socio-economici per orientarli nell’interesse della società, lasciando a quest’ultima la libertà di autodeterminazione partecipando alla realizzazione degli obiettivi collettivi.
Profilo biografico: Laurea triennale in scienze politiche e laurea magistrale in scienze politiche di governo all’Università degli studi di Milano, ha conseguito un master online in Empowerment, Leadership and Change Management e ha svolto un corso di formazione sulla comunicazione politica alla 24ORE Business School. Inoltre, ha conseguito un Executive Master in Marketing politico e Comunicazione Istituzionale sempre alla 24ORE Business School. Infine, ha conseguito un attestato di Master in Macroeconomia (avanzata) con Ascheri Academy. Ha scritto vari articoli per l’“Avanti!” online e per la Fondazione Nenni. Da settembre 2023 ha iniziato una collaborazione con Mondoperaio come pubblicista.

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