EMPATIA, ESSENZA ED ESPERIENZA



SINERGIE

Scuola Eleatica, Scuola Medica, Scuola Empatica: il triangolo culturale del territorio salernitano, 

da Parmenide a Lerro

 

Sembra ormai giunto il momento, decisivo e concreto, di congiungere e coordinare, più che di dividere e separare, come oggi, nella maggior parte dei casi è avvenuto, proposte, prospettive, pulsioni creative e critiche, legate a specifiche realtà territoriali, a posti e personaggi, che ne hanno segnato, e continuano a segnarne, la storia per un rilancio complessivo e congiunto delle loro più autentiche e autorevoli motivazioni.

Siamo figli di Parmenide, nato ad Elea (Velia, poi Ascea), e il suo esempio straordinario di filosofo, poeta, medico, può e deve costituire la base di un movimento che tende a unire le arti e a confermare quel principio fondamentale del sentire pensando e del pensare sentendo, sul quale lo sfortunato Gian Battista Vico getterà le basi della sua “nuova” Scienza.

La nostra proposta (partita dal leader e fondatore dell’Empatismo, Menotti Lerro, che, come con la sua opera creativa, si dimostra sempre degno erede dei grandi predecessori) è di rifondarla, congiungendola ad un’altra prestigiosa Scuola, meridionale e salernitana, che nel corso del Medioevo, insieme a Montpellier, città francese con la quale la nostra italiana è gemellata, ha rappresentato un faro imprescindibile di cultura interdisciplinare, in cui la stessa medicina rivendicava uno spazio, non autonomo ma compartecipe di altre discipline, volte a curare l’anima, oltre che il corpo.

Tutto ciò, a cui molto altro si potrebbe aggiungere, doveva, in tempi moderni e contemporanei, convergere e sfociare nel grande mare dell’“empatia”, dono che nella vita è riservato a tutti coloro, che, dotati di una cultura da condividere con gli altri e, soprattutto, di una sensibilità spiccata a cogliere elementi comuni, e appunto condivisibili, del genere umano, tendono a sperimentarne i processi di collaborazione e di congiunzione estetica, etica e operativa. 

La Scuola, in tal senso, si connette, intimamente, intensamente, con la Vita, e non tanto e non solo quella istituzionalizzata e regolarmente praticata, ma quella che si inventa, ponendo in stretta relazione la triplice direttrice culturale che si è indicata.

Francesco D’Episcopo

LA SCUOLA EMPATICA. Tra Empatia ed Empatismo

La scuola empatica è un movimento letterario, artistico, filosofico e culturale nazionale, nato nel 2020 all’interno del “Nuovo Triangolo Culturale del Cilento Antico”, che è il suo epicentro: Omignano – “Paese degli Aforismi”, Salento – “Paese della Poesia” e Vallo della Lucania “Sede del Centro Contemporaneo delle Arti”, che, partendo dai valori e dalle idee espresse nel “Nuovo Manifesto sulle Arti”, pone al centro dei suoi interessi la relazione empatica e dunque la persona nella sua costituzione ontica e ontologica (intersoggettiva). Ne discende che ogni sperimentazione creativa o didattica non possa prescindere da un processo di immedesimazione nell’altro da sé, dal suo mondo culturale e dalla sua contemporaneità quale occasione di studio e condivisione di saperi e di storie di vita interiore, di epifanie del tempo attuale e di trascorsi momenti storici.

Tale orizzonte di senso implica una vocazione per il territorio e una promozione civile della società, articolata da una crescita individuale e comunitaria secondo finalità etiche e valoriali mediate da una dimensione estetica: l’Arte. 

Menotti Lerro 

Luigi Leuzzi

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