La biblioteca dei Gesualdo



Titolo: La biblioteca dei Gesualdo

Autrice: Milena Montanile

Abstract:

Sulla base di un’importante fonte documentaria, l’Inventarium civitatum terrarum et locorum, risalente al 1494, e resa nota da Mario del Treppo solo nel 2001, l’A. indaga sulla natura e sulla consistenza di codici e fondi librari, posseduti dai Gesualdo, relativamente ai tre rami del loro vasto feudo: l’antica Abbazia benedettina di S. Maria in Elce, che vanta, grazie all’impegno dell’abate Massenzio, fratello del conte, il nucleo più consistente dell’intera biblioteca (con 89 unità inventariali), il Castello di Calitri, dimora preferita del conte di Conza (con 59 unità inventariali ) e, infine, il Palazzo di Fontanarosa, dimora di Antonio di Conza, fratello minore del conte, con una consistenza numerica più esigua (20 unità inventariali). In quest’ultimo caso si tratta di pochi libri ma di indiscusso pregio. L’Inventarium, redatto in occasione della confisca dei beni del Conte di Conza e barone di Gesualdo decretata da re Ferrante, è custodito a Napoli nell’Archivio della Regia Camera della Sommarìa, e in copia nel Fondo Gesualdo della Biblioteca Provinciale di Avellino. Un’analisi attenta dei fondi posseduti dai tre rami dell’importante casata nobiliare ha consentito alla studiosa di ricostruire la fisionomia di una biblioteca feudale, finora sconosciuta, e soprattutto di cogliere in filigrana, attraverso i libri posseduti, le letture e gli orientamenti di gusto di una delle più importanti casate nobiliari del regno, il carattere dell’umanesimo coltivato in casa Gesualdo. L’analisi si pone sulla scia di un filone di studi interessati a rileggere in un’ottica nuova la vicenda intellettuale del nostro Mezzogiorno, nell’intento di favorire una più fondata riflessione sui modelli culturali diffusi nell’aristocrazia napoletana tra Quattro e Cinquecento.

Profilo biografico:

Milena Montanile, già docente di Letteratura italiana presso l’Università di Salerno, ha svolto la propria attività di ricerca intorno a più centri di interesse: dall’oratoria medioevale alla cultura del Rinascimento, soprattutto meridionale, alla letteratura del Settecento italiano, tra riforme e rivoluzione, a temi e a questioni relativi al teatro e alla narrativa del ’900. In ambito settecentesco ha pubblicato numerosi studi (Galanti, Galiani, Mattei, Lomonaco, Rossi, Cesarotti, Goldoni, Foscolo). Frequenti anche le incursioni novecentesche (Morselli, Malaparte, Pirandello, Savinio, Camilleri, ecc.). Ha contribuito all’organizzazione e ai lavori della prime cinque edizioni della Summer School Gesualdina (Gesualdo 2019-2023). Socia fondatrice della “Associazione di Promozione sociale Carlo Gesualdo”, nonché membro del Comitato scientifico delle riviste “Sinestesie”, “Sinestesioeonline”, “Misure critiche” e “Riscontri”.

 

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