di Carlo Crescitelli
“Il Cuore della Terra/The Hearth of the Earth” è una fiaba di ambientazione esotica, scritta da Nadia Cerchi e illustrata da Daria Covolo. Ma anche molto di più, realizzando potenzialità che si compiono quando il talento creativo di Nadia – insegnante, mamma e cantautrice – incontra quello di Daria – artista di formazione internazionale – e le due decidono di ridare forma ad un vecchio testo di Nadia. Quel testo è la storia di Nyan, bambino che ha appena varcate le soglie della pubertà quando, il 5 maggio 2008, si abbatte sulla Birmania il ciclone Nargis. Travolto dalla tragedia insieme con tutto il suo villaggio, Nyan approderà tuttavia ad una nuova vita misteriosa e magica, grazie alla potenza lenta e invincibile della natura che rinasce, e all’amore degli uomini che dà nuovo senso, in nuove forme, all’eterno cerchio dell’esistenza. Una vicenda, quella immaginata da Nadia, dai toni mistici e delicati, intessuta di suggestioni antropologiche e filosofiche, che bene trova espressione nel tratto multicolore ed etnicizzante adottato da Daria; sostanziandosi in un bel volume dall’impatto immediato, in grado tanto di affascinare il pubblico dei piccoli quanto di parlare alla sensibilità dei grandi. Al punto da rappresentare l’apertura di una collana – “Serendippo” – che presenta storie di viaggio con inaspettati esiti di svolte e di crescita personale, invitando gli adulti a riflettere sul significato dell’esperienza umana, e i ragazzi a divertirsi impugnando le matite colorate. L’edizione è bilingue italiano/inglese, in quanto inserita in un più ampio progetto di sviluppo e valorizzazione territoriale, che trova espressione nel sito web dell’editrice, l’associazione culturale valdostana “Poetica del Territorio” . Possiamo quindi parlare di missione compiuta: quella di ribadire il messaggio che, ovunque nel pianeta, l’armonia con la natura e con i nostri simili non è lontana, a patto di dirigervisi in pace interiore, e limpidezza di intenti e di animo.
L’articolo completo è disponibile sul numero 2 (2020) di “Riscontri”
Carlo Crescitelli è nato ad Avellino, Irpinia, dove oggi vive, e va oramai per i sessanta. Gli piacciono: la musica rock e la world music, il cinema, i viaggi al freddo e alla pioggia, la letteratura fantascientifica, fantastica e misteriosa in genere. Ma non solo queste cose, e non necessariamente in questo ordine. Un’altra cosa che gli piace è scrivere storie: ma forse ancor più gli piace leggerle e raccontarle. Sarà magari per questo che lo leggete qui, e che possiede tutti i romanzi di Emilio Salgari, e continua a mandare in giro il suo alter ego l’antiviaggiatore quando può.