di Valentina Domenici
Più che una vera e propria biografia, Blade Runner 1971, il Prequel è il racconto personale di Tessa Dick, la quinta moglie di Philip K. Dick, un nome ormai associato, nell’immaginario collettivo, alla narrativa di fantascienza, e in particolare al romanzo che ispirò il celebre film Blade Runner, diretto da Ridley Scott nel 1982.
Blade Runner 1971, il Prequel racconta i primi anni della vita coniugale di Philip e Tessa, dalla nascita del loro figlio ai problemi di salute mentale di Philip, che coincisero in parte con l’inizio del suo periodo più mistico e visionario.
Il contributo di Tessa Dick, il suo lavoro di ricostruzione e testimonianza, permette di illuminare gli aspetti più oscuri della vita dell’autore e di rendere omaggio a una figura che è stata un punto di riferimento non solo per la letteratura di genere, ma anche per molti altri romanzieri, sceneggiatori e illustratori contemporanei, tutti influenzati dall’affascinate universo figurativo dello scrittore e dall’incredibile attualità dei suoi temi.
L’articolo completo è disponibile sul numero 2 (2019) di “Riscontri”
La rivista è distribuita nelle librerie fisiche e in quelle online
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Valentina Domenici è titolare di un Assegno di Ricerca triennale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, e docente a contratto presso l’università di Evry-Val-d’Essonne e Roma Tre. È autrice di diversi saggi sul cinema francese contemporaneo e di alcune monografie (Il corpo e l’immagine. Il primo cinema di Philippe Garrel, Armando, 2008; Dentro e fuori il margine. La diversità culturale nel cinema francese contemporaneo, Bulzoni, 2013; All women want love. Il desiderio femminile e la decostruzione del romance nel cinema di Jane Campion, Armando, 2015).