Passato e nel presente dei grandi Irpini, l’irpitudine di padre Antonio Salvatore


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Dopo quasi un anno, la casa editrice irpina il Terebinto Edizioni torna finalmente con un evento in presenza e lo fa – come ci ha ormai abituato – con un volume dedicato alla provincia. Si presenta infatti ad Avellino Irpinitudine. Passato e presente dei grandi Irpini di padre Antonio Salvatore re di Napoli 



(il Terebinto Edizioni, pp. 136, 15 euro, già disponibile in libreria)

Come ricordato dal prof. Francesco Barra nella prefazione, padre Antonio Salvatore «oltre che come frate cappuccino dalla viva fede e dal fervente apostolato» è noto agli studiosi anche «come benemerito storico dell’antica Eclano e, soprattutto, di quella Montefusco». 

Non stupisce quindi che il suo nuovo lavoro sia dedicato all’Irpinia e ai personaggi che in vari ambiti – dalla politica all’arte, dalla santità allo sport e passando anche per cinema e musica – ne hanno evidenziato talenti e potenzialità. 

Alla ricerca dell’identità irpina

Quella delineata dall’autore, è così secondo Barra «un’Irpinia viva ed autentica, fatta di eventi storici reali e di uomini concreti», andando a individuare «l’identità profonda dell’Irpinia nel marcato e sempre vivo spirito di libertà, individuale come collettivo».

Padre Antonio Salvatore, attraverso scorci rapidi ma efficaci, individua l’identità profonda dell’Irpinia nel marcato e sempre vivo spirito di libertà, individuale come collettivo.

(Francesco Barra)

 

Un titolo che offre quindi al lettore un interessante spaccato di storia irpina, dal medioevo ai giorni nostri, per tutti i gusti. Il volume è infatti suddiviso in otto capitoli, ciascuno dedicato ad un ambito particolare.

 

 

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