Come ricordato dal prof. Francesco Barra nella prefazione, padre Antonio Salvatore «oltre che come frate cappuccino dalla viva fede e dal fervente apostolato» è noto agli studiosi anche «come benemerito storico dell’antica Eclano e, soprattutto, di quella Montefusco».
Non stupisce quindi che il suo nuovo lavoro sia dedicato all’Irpinia e ai personaggi che in vari ambiti – dalla politica all’arte, dalla santità allo sport e passando anche per cinema e musica – ne hanno evidenziato talenti e potenzialità.
Alla ricerca dell’identità irpina
Quella delineata dall’autore, è così secondo Barra «un’Irpinia viva ed autentica, fatta di eventi storici reali e di uomini concreti», andando a individuare «l’identità profonda dell’Irpinia nel marcato e sempre vivo spirito di libertà, individuale come collettivo».
Padre Antonio Salvatore, attraverso scorci rapidi ma efficaci, individua l’identità profonda dell’Irpinia nel marcato e sempre vivo spirito di libertà, individuale come collettivo.
(Francesco Barra)
Un titolo che offre quindi al lettore un interessante spaccato di storia irpina, dal medioevo ai giorni nostri, per tutti i gusti. Il volume è infatti suddiviso in otto capitoli, ciascuno dedicato ad un ambito particolare.