Coniugando, quanto mai felicemente, un’ampia ricerca documentaria con vividi ed efficaci ricordi personali, Francesco Di Nardo è riuscito a ricostruire, in maniera organica e completa, il microcosmo concentrazionario creato a Mercogliano dal fascismo nell’ultima fase del regime, a partire dalla fine della guerra d’Etiopia […] Dalle pagine del volume emerge complessivamente lo straordinario spaccato della vita umana e sociale di quel singolare microcosmo costituito dalla realtà dell’internamento tra il 1940 e il 1943, con i suoi drammi e le sue miserie, ma anche con i suoi piccoli e grandi eroismi. […] Si tratta, quindi, di un contributo storico di notevole rilievo e di grande interesse, contrassegnato da grande passione civile, prima ancora che storiografica, che Francesco Di Nardo dona e consegna alle nuove generazioni.
Francesco Di Nardo è nato nel 1922. Ha combattuto nella Seconda GuerraMondiale ed è stato prigioniero di guerra in Germania. Tornato in patria, ha lavorato per le Poste Italiane fino ad assumere il ruolo di direttore. Si è impegnato anche in politica assumendo la carica di vicesindaco di Mercogliano. Nella “Giornata della Memoria” del 2011 ha ricevuto, per mano dell’onorevole Letta, il riconoscimento quale internato nei campi di lavoro in Germania.