Con questo suo ricco e documentato saggio, Andrea Famiglietti reca un contributo nuovo e originale alla ricostruzione della storia della diocesi di Avellino e, soprattutto di Frigento. Il governo della duplice diocesi, fino alla definitiva soppressione della sede di Frigento e alla sua unione ad Avellino nel 1818, presentò sempre notevoli difficoltà ai suoi vescovi, che dovevano fare i conti – oltre che con le distanze e le difficoltà di comunicazioni – anche con il forte spirito autonomistico del clero frigentino come dimostra la relazione «ad Limina Apostolorum» di mons. Latilla del 1757 pubblicata e ampiamente commentata da Andrea Famiglietti. Una relazione ricca di notizie, un documento importante e interessante di una congiuntura di transizione, che prelude alla crisi della Chiesa e della società meridionali.
Il volume, che presenta la trascrizione, la traduzione dal latino e l’analisi dello scritto del vescovo Latilla, integrate da altre interessanti testimonianze risalenti allo stesso periodo, permette di cogliere alcuni aspetti significativi della realtà storica di Frigento negli anni centrali del sec. XVIII, quando il paese inizia a riprendersi nonostante le varie calamità che lo hanno colpito e che ancora in quel momento travagliano l’esistenza dei suoi cittadini.
In particolare è la ricostruzione del tessuto urbano, dopo il terremoto del 1732, che caratterizza la fase centrale del secolo, ed ancora oggi, nonostante i ripetuti sconvolgimenti tellurici successivi, sono molte le tracce ben evidenti ed identificabili di quel periodo che ancora sopravvivono, come l’Appendice, ricca di immagini di Frigento, documenta ampiamente.