Con Il silenzio degli alberi, Clarice Spadea ci conduce in un viaggio poetico di rara delicatezza, dove la fragilità si fa forza e la natura diventa rifugio dell’anima.
Ogni poesia è un respiro, un ascolto profondo del mondo, un gesto di fiducia nella vita che resiste anche nel dolore.
La raccolta attraversa con passo lieve i temi della speranza, dell’amore, della solitudine e del sacro, trasformando il quotidiano in contemplazione.
Nel silenzio degli alberi, la poetessa scopre la voce nascosta delle cose, l’armonia che unisce terra e cielo, l’invisibile garbo dei fiori.
È una poesia che tocca tutti i sensi, che profuma di vento, di luce e di mare, e che invita il lettore a sostare, ad ascoltare, a credere ancora nella “malìa della vita”.
Clarice Spadea è nata a Taranto ma vive ad Avellino, dove svolge la professione d’avvocato.
Collabora con il periodico di attualità e cultura “Il Nuovo Meridionalismo”, diretto dall’avv. Generoso Benigni. È altresì autrice presso Irpinia TV diretta da Franco Genzale.
Ha partecipato con proprie liriche a diverse raccolte antologiche e ha pubblicato due volumi di poesia: Ho imparato a guardare il cielo (2018) e In rada (2022), quest’ultimo vincitore del III Premio Internazionale Dostoevskij per il miglior libro di poesie edito, indetto dalla Aletti Editore.
Con singole poesie ha ottenuto riconoscimenti in numerosi concorsi letterari, tra cui il II Premio Internazionale Cumani Quasimodo (finalista, 2018), il concorso Vicoli in versi (vincitrice ex aequo, 2019) e il Concorso Nazionale di Poesie e Racconti Carlo Gesualdo (vincitrice, 2022). Nel 2024 ha ricevuto il Premio Pasquale Stiso – II Edizione, Sezione Letteratura (Poesia).
