Con questo volume Antonio Vecchione ci offre l’appassionata a ecommossa ricostruzione della Festa del Majo di Baiano. Si tratta di una rievocazione allo stesso tempo personale e corale, storico-antropologica e sentimentale, tutta giocata sul filo del recupero della memoria individuale e collettiva, soprattutto delle persone anziane del paese, a cominciare da coloro che sono stati, nel tempo, attori e protagonisti, a vario livello, del grande evento popolare. Tutto ciò ha consentito ad Antonio Vecchione di mettere insieme – con un abile e amorosogioco d’incastro – uno straordinario e ricchissimo patrimonio di episodi, scorci, bozzetti, personaggi, frammenti di vita. Il volume ci restituisce così l’immagine vividissima e suggestiva della vita quotidiana di una comunità –allo stesso tempo artigiana e contadina, popolare e solidale –, della quale oggi resta soltanto il ricordo. Il volume – che s’inserisce in un ormai collaudato filone di studi che lo stesso autore, insieme agli scomparsi Orazio Bocciero e Galante Colucci, va dedicando al recupero dell’identità storico-culturale di Baiano –, si pone quindi da un lato come un esperimento, dagli esiti quanto mai felici e produttivi, di storia orale, e dall’altro assume una valenza morale straordinaria per i valori spirituali di amore, di solidarietà e di forte senso della comunità che con forza recupera ed esprime.