Fondata nel 1979 da Mario Gabriele Giordano, “Riscontri”, la Rivista che Mario Pomilio ebbe a definire “bella e severa”, ha sempre conservato la sua fondamentale connotazione così originariamente definita nell’Editoriale programmatico: «la fede in una cultura che non sia strumento in rapporto a fini prestabiliti, ma coscienza critica della realtà; non filiazione di precostituite ideologie, ma matrice di fatti e di comportamenti anche etici e politici: che insomma proceda e operi nel vivo della comunità civile non per dogmi ma per riscontri».
In questo numero:
- Il “proto-romanzo” nel Cinquecento
- La Divina Commedia secondo Go Nagai
- Foucault: uno strutturalista romantico?
- I poeti vati nella cultura indoeuropea
- Il Cinquecento e la nascita dell’editoria: la figura di Aldo Manuzio
- L’utilizzo politico della genealogia di Enea
- Le cinquecentine della biblioteca della Verna