Fondata nel 1979 da Mario Gabriele Giordano, “Riscontri”, la Rivista che Mario Pomilio ebbe a definire “bella e severa”, ha sempre conservato la sua fondamentale connotazione così originariamente definita nell’Editoriale programmatico: «la fede in una cultura che non sia strumento in rapporto a fini prestabiliti, ma coscienza critica della realtà; non filiazione di precostituite ideologie, ma matrice di fatti e di comportamenti anche etici e politici: che insomma proceda e operi nel vivo della comunità civile non per dogmi ma per riscontri».
In questo numero:
Ettore Barra, La Cultura non si ferma
STUDI E CONTRIBUTI
Luca Perioli, Una modesta proposta. Sociologia dello sviluppo nell’opera di Jonathan Swift
Piervittorio Formichetti, L’apocalisse antimoderna di David Herbert Lawrence
Federico Valgimigli, Oltre Spinoza. Identità e intensità del corpo in Deleuze
Francesco Brusco, Variazioni sul tema del silenzio. La musica nei dipinti di Vermeer
OCCASIONI
Giulio de Jorio Frisari, Economia e cultura: un rapporto controverso
MISCELLANEA
Carlo Di Lieto, Agnizione, pulsione di morte e disincanto nella poesia di Nicola Prebenna.
Nunzio Ciullo, L’Aurea glossa di Bartolomeo da Capua
John Butcher, Napoli, ultima città-stato dell’Italia. Il ruolo trainante della canzone popolare nel consolidamento di un’identità urbana
Raffaele Di Zenzo, Gesù e Maria nel Corano: riscontri evangelici
ASTERISCHI
Francesco D’Episcopo, Della vita
RECENSIONI
Lorena Caccamo, L’occhio di Mobius: il nuovo mondo fantasy di Marco Garinei
Carlo Crescitelli, Il coraggio di amare: il libero sogno romantico di Annamaria Bovio
Dario Rivarossa, Il Settecento, figlio ribelle del Rinascimento
Dario Rivarossa, Il folle proemio di D’Annunzio a Dante
Carlo Crescitelli, Tra romanzo e realtà. Annalisa Santi racconta le difficili vite delle maestre di fine Ottocento
Carlo Crescitelli, Il lupo dentro di noi. Una storia di montagna e di vita di Nicola Monino
Fondata nel 1979 da Mario Gabriele Giordano, “Riscontri”, la Rivista che Mario Pomilio ebbe a definire “bella e severa”, ha sempre conservato la sua fondamentale connotazione così originariamente definita nell’Editoriale programmatico: «la fede in una cultura che non sia strumento in rapporto a fini prestabiliti, ma coscienza critica della realtà; non filiazione di precostituite ideologie, ma matrice di fatti e di comportamenti anche etici e politici: che insomma proceda e operi nel vivo della comunità civile non per dogmi ma per riscontri».
In questo numero:
- Una modesta proposta. Sociologia dello sviluppo nell’opera di Jonathan Swift
- L’apocalisse antimoderna di David Herbert Lawrence
- Oltre Spinoza. Identità e intensità del corpo in Deleuze
- Variazioni sul tema del silenzio. La musica nei dipinti di Vermeer
- Napoli e la canzone popolare
E molto altro ancora.