Simbolismo e onirismo nella Digitale purpurea di Giovanni Pascoli



Marcella Di Franco

Abstract:

La produzione poetica di Giovanni Pascoli è senz’altro riconducibile alle manifestazioni più tipiche della temperie letteraria decadente di respiro europeo, spesso declinata in una raffinata prosa poetica dal carattere prepotentemente simbolico e sottilmente inquietante. È quanto accade in Digitale purpurea la cui atmosfera ambivalente, ipnotica e visionaria risulta sospesa tra sogno e realtà, onirismo e recupero memoriale. Il tessuto poetico è continuamente franto da pause interne, frasi brevi, ellittiche del verbo, con forti segni di interpunzione. Più spesso tuttavia il linguaggio pascoliano è amplificato nelle sue risonanze dalle frequenti anafore, sinestesie, onomatopee o dalla forte presenza del vago e dell’indefinito; si fonda su una trama complessa di impressioni, frammenti, segmenti discontinui, sintagmi autonomi e giustapposti. L’originalità è concentrata nel dato fonico, più che in quello logico, rivelando un’ipersensibilità che lega suono e significato, secondo rapporti alogici e irrazionali che evidenziano qualcosa di ossessivo ed oscuro. Alla “sanità” classica del mondo antico e umanistico-rinascimentale, con la sua visione univoca limpida e armonica del reale, Pascoli contrappone la “malattia” dell’età moderna, frammentaria, incomprensibile e sfuggente. È una visione del reale non più stabile e definita, ma ormai priva dei saldi valori della tradizione, propri dell’ultimo scorcio dell’Ottocento e dello schiudersi di un Novecento ancora incerto e “nebuloso”, ma già attraversato dai lampi del primo conflitto mondiale. 

 

Profilo biografico 

Marcella Di Franco, laureata in Lettere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina, con specializzazioni post-laurea in “Metodologie e Psicopedagogia per l’area umanistica” e in “Metodologie didattiche sulla disabilità per alunni con handicap sociale e di apprendimento”, è professoressa di Liceo, di Lingua e letteratura italiana, Lingua e cultura latina, Storia e Geografia. Suoi articoli culturali, saggi critici, letterari, didattico-pedagogici sono stati pubblicati in volume, riviste scientifiche e universitarie, nazionali e internazionali: Italica (Toronto), Spunti e ricerche (Melbourne), PSA, Pirandello Society of America (New York), Nuova Corvina (Budapest), Horizonte (Stoccarda), Zibaldone Estudios italianos (Valenza), Mosaico italiano (Rio de Janeiro), Notos revue (Montpellier), Palimpsest (Stip), Gradiva (New York), La parola del testo, Griselda online, Misure critiche, Riscontri, Silvae di Latina Didaxis, Topologik, Educazione aperta, Qualeducazione, Humanities, Astolfo, Arba Sicula, Agorà, Dante 700 per Aras edizioni 2021. Coltiva da sempre un vivo interesse per la scrittura creativa per la quale ha vinto molti premi letterari nazionali di poesia e di narrativa.

 

 

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