Pluralità dei mondi



Titolo recensione: Pluralità dei mondi

Sottotitolo: Il delicato passaggio tra Seicento e Settecento

Autore della recensione: Dario Rivarossa

Dati volume recensito:

Titolo: Natura e artificio nell’Europa del Seicento e Settecento. Artisti, conoscitori e scienziati tra osservazione, invenzione e diffusione del sapere

Autore: Michela di Macco (cur.)

Editore: Leo S. Olschki

Anno di pubblicazione: 2023

Numero di pagine: XII + 252

Prezzo di copertina: 35,00 €

Abstract:

Se in Italia si chiede a una persona a caso di citare una data del Settecento, quasi di sicuro dirà “1789”. Ben difficile che ricordi qualche data a inizio secolo, come la Guerra di successione spagnola (1700-1714). Eppure fu proprio lì che si configurò il mondo come lo conosciamo oggi, dominato dalle multinazionali di lingua inglese. Dal punto di vista non geopolitico ma culturale, il passaggio fondamentale dal XVII al XVIII secolo, soprattutto in Italia, viene esaminato nella raccolta di saggi Natura e artificio a cura della storica dell’arte Michela di Macco. Fu l’epoca del rococò, della rivincita dell’arte paesaggistica, della poesia arcadica. Detta così, non suggerisce l’idea di una grande e profonda rivoluzione ma l’apparenza inganna. Dopo gli “eroici furori” del Seicento, il Settecento vira in direzione di un atteggiamento più decisamente borghese, più disincantato, e viceversa attento ai nuovi gusti di mercato, al nuovo pubblico di lettori e lettrici. Se infatti nell’anno 1600 la concezione della pluralità dei mondi era costata il rogo a Giordano Bruno, un secolo e mezzo dopo (1749) usciva, a grande richiesta, la traduzione italiana dell’opera di Bernard de Fontenelle Trattenimenti sopra la pluralità dei mondi. Adesso a discettare sull’universo non erano soltanto gli specialisti in accademia ma anche, nei salotti, i dilettanti acculturati, uomini e donne, e perfino i più giovani.

Profilo biografico:

Dario Rivarossa “ilTassista Marino”, nato nel 1969, torinese innamorato di Napoli (invertendo i fattori rispetto a Giambattista Marino, ma il risultato non cambia), vive attualmente a Perugia dove è sposato con Paola. Dopo studi di teologia, grafica e fumetto, lavora da oltre un ventennio come giornalista e traduttore (dal tedesco e da/a inglese). Si appresta ora a trovare una professione nel campo artistico. Con le edizioni Terebinto ha già pubblicato i volumi Il Divino Sequel, Dante Fantasy, e curato L’altro fantasy e Blade Runner 1971: il prequel, oltre a numerosi articoli sulla rivista “Riscontri”.

 

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