«Perduta la pristina forma»: le Metamorfosi di Lorenzo Selva e il “proto-romanzo” nel Cinquecento

di Matteo Bosisio

L’articolo prende in considerazione il “proto-romanzo” Delle metamorfosi cioè trasformazioni del virtuoso. Scritto nel 1582 dal predicatore Lorenzo Gerli, più conosciuto con lo pseudonimo di Lorenzo Selva, narra la trasformazione del protagonista Acrisio in serpente. L’opera, divisa in quattro libri, risulta un’articolata commistione di generi e registri, in quanto lo scrittore inserisce nel testo tredici novelle e numerose digressioni (poesie, disquisizioni di ordine culturale e religioso). L’operazione di Selva, fortemente collegata all’Asino d’oro apuleiano e alla morale tridentina, presenta al pubblico un testo inedito e ibrido. Il contributo mette in luce le caratteristiche formali e contenutistiche dell’opera prestando un particolare riguardo al contesto – culturale, letterario ed editoriale – in cui il “proto-romanzo” Delle metamorfosi prende forma.

L’articolo completo è disponibile sul numero 3 (2019) di “Riscontri”

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Matteo Bosisio ha conseguito il Dottorato in “Storia della lingua e letteratura italiana” (ciclo XXVII) presso l’Università degli Studi di Milano. La sua attività di ricerca si volge alla letteratura dei secoli XIV-XVI con particolare riguardo a Boccaccio, al teatro, alla poesia encomiastica. Ha al suo attivo la monografia Verità, amore, responsabilità. Le figure femminili ne «Il Re Torrismondo» (Leonforte, 2017) e l’antologia Il teatro delle corti padane: 1478-1508 (Milano, 2019).

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