Non chiamateli “film di banlieue”. Tendenze e nuove generazioni del cinema francese contemporaneo



Titolo: Non chiamateli “film di banlieue”

Sottotitolo: Tendenze e nuove generazioni del cinema francese contemporaneo

Autore: Valentina Domenici

Numero Rivista: 3 (2022)

 

Abstract:

L’articolo intende mettere in evidenza la presenza e la rilevanza, all’interno del cinema francese contemporaneo, di una generazione di registi, nati per lo più tra gli anni Settanta e Novanta, provenienti da famiglie africane immigrate in Francia. Questi filmmakers, come Houda Benyamina, Rachid Djaïdani, Hicham Ayouch, Alice Diop, Ladj Ly – solo per citarne alcuni – cercano da tempo di affrancarsi dal cosiddetto “cinema di banlieue” a cui sono spesso automaticamente ed erroneamente collegati, e intendono promuovere uno sguardo diverso sulla Francia multiculturale di oggi e sul cinema che la rappresenta.

Attraverso stili, formati e generi molto diversi (dalla commedia al documentario, in cui l’elemento autobiografico si intreccia spesso con la fiction cinematografica), i loro film tentano di decostruire alcuni dei maggiori stereotipi tutt’oggi legati all’immigrazione, al melting pot culturale e all’immagine delle periferie, con l’obiettivo di introdurre e promuovere un nuovo immaginario visuale. Il loro è un cinema che fa da contraltare sia a quello delle grandi produzioni nazionali e internazionali, sia alla maggior parte dei film prodotti e realizzati nella capitale francese, interpretati prevalentemente da attori bianchi.

Guidati, senza dubbio, da urgenze sociali e politiche, questi registi dalla doppia cultura non rinunciano a problematizzare tematiche e quesiti relativi all’integrazione, all’identità culturale, alla sessualità e alla famiglia ma lo fanno in modo non didascalico e rifiutando il più possibile etichette e categorizzazioni sia tematiche che stilistiche, e giocando piuttosto con i codici, siano essi culturali o di genere.

Nonostante non tutti i loro film riescano a trovare distribuzione nelle sale, né ad inserirsi facilmente in festival che non siano soprattutto di nicchia o di genere, essi confermano comunque la grande eterogeneità dell’odierno cinema francese e ricordano la necessità, a livello di percezione, di studi e di immaginario, di allargarne il perimetro convenzionalmente conosciuto.

 

Profilo biografico:

VALENTINA DOMENICI

Valentina Domenici è ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Università degli Studi Roma Tre, dove insegna “Cinema, fotografia, televisione”, “Educazione all’immagine” e “Arti audiovisive per la Media Education”. Tra le sue monografie si segnalano Dentro e fuori il margine. La diversità culturale nel cinema francese contemporaneo (Roma, 2013); All women want love. Il desiderio femminile e la decostruzione del romance nel cinema di Jane Campion (con A. Buonauro, Roma, 2014); Le nuove generazioni nel paesaggio mediale contemporaneo. Tendenze, icone e modelli dei giovani attraverso il prisma del cinema e dei media (con A. Buonauro, Roma, 2021).

 

 

 

 

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