Questo testo ha lo scopo di fornire una visione d’insieme per ciò che concerne la fenomenologia della Giustizia Riparativa e le potenzialità che dall’esercizio della stessa ne derivano. È un percorso che si inserisce e intende contribuire al dibattito in corso su prassi e modelli di intervento di recente codificati.
Viene esaminato il percorso culturale della Mediazione Penale, le esperienze pilota e le procedure che hanno prodotto l’attuale situazione legislativa.
Il modello di riferimento teorico si richiama al concetto integrato della criminologia in particolar modo di quella critica. Si richiama la centralità del modello laico che rapportandosi al pensiero della “Diversion” incentra la necessità di programmi indipendenti in mediazione penale e giustizia riparativa. Ciò per non svilirne senso e significato e per evitare strumentalità di sorta da parte della committenza formale. L’apporto della vittimologia richiamata nel testo, rappresenta una visione a 360° dei rischi da vittimizzazione secondaria per le parti lese, e al contempo il pericolo di strumentalizzazione sempre presente fra i diversi attori che agiscono sulla scena del conflitto.
Emanuele Esposito è nato ad Avellino, vive e opera come Criminologo Clinico e Pedagogista Forense a Livorno e nella città d’origine. Dopo la laurea in Pedagogia, conseguita presso l’Università degli Studi di Salerno, si specializza in Criminologia Clinica presso l’Università degli Studi di Genova e consegue il Diploma di Formazione Quadriennale in “Problemi delle Devianze e delle Metodiche di Prevenzione ed Intervento” presso il Centro Studi e Ricerche sulla Devianza – Istituto di Formazione e Ricerca della Comunità Terapeutica “Il Gabbiano” di Colico con il Patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Ha conseguito inoltre il Diploma di Mediazione Familiare presso il Centro “Nexus” di Napoli con una tesi in Mediazione Penale Minorile pubblicata poi nel 2001 dalla casa editrice Ippogrifo di Salerno.
Ha conseguito attestato di partecipazione al corso di alta formazione in “Psicologia Giuridica e Forense” organizzato dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Campania.
È socio ordinario e certificato dell’Associazione Italiana Criminologi e Criminalisti e del Coordinamento Nazionale Pedagogisti ed Educatori, è stato membro del Forum Europeo per la Giustizia Riparativa (E.F.R.J).
È stato testimonial di prassi operative nell’esecuzione penale minorile presso vari atenei, enti pubblici e privati, in materia di giustizia riparativa, tutor e coordinatore di tirocini per gli studenti a completamento della formazione accademica.
Numerosi sono i suoi contributi ospitati in riviste scientifiche specializzate rappresentando la sua esperienza quarantennale come Direttore di Servizio nella Giustizia Minorile, tra cui si ricorda la creazione e progettazione, in partenariato istituzionale e col terzo settore, dell’Ufficio per la Mediazione Penale Minorile di Salerno di cui è stato Coordinatore.
Ha rivestito la carica di Presidente del Comitato Locale Irpino della Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo ONLUS (L.I.D.U. Onlus) e svolge attività quale C.T.P. in materia Criminologica e di Pedagogia Forense.
Ha tenuto a battesimo, unitamente ad altri studiosi, la costruzione scientifico-epistemologica della Pedagogia Giuridico-forense declinata in chiave clinica, approfondendo gli studi e la ricerca sul rapporto tra Educazione e Diritto nell’esecuzione penale minorile e nel procedimento ordinario