Grazie all’originale e sorprendente continuo articolarsi della sua scrittura, Sangiuliano è un esempio di poesia irriducibile rispetto ai canoni previsti da ogni stagione o moda letteraria consolidata nella tradizione.
Ciò ne fa a buon diritto, per riconoscimento internazionale, un fiore all’occhiello della cultura italiana.
In questa raccolta il poeta ripropone, malgrado il conclamato principio per cui essenza della poesia è l’assetto formale di qualunque contenuto, la sostanza di un mondo della passione e dell’angoscia che dà conto di una vera o pretesa estrema fase del pensiero poetante che lo costringe a riflettere ancora una volta sulle cose scontate dell’empiria, ora nuove per nuova rivelazione: sondate dal nuovo strumento della vecchiaia, le parole secernono verità che di per sé risultano attraenti eleganti sorprese.
Sino a far vacillare la convinzione dell’inutilità e dell’inconsistenza della pur disperante umana, in un brillante gioco di prestigio che par riattizzare le braci di una speranza malgrado ogni evidenza accertata e vissuta.
L’autore:
Nato a Roma nel 1942, San giuliano è un protagonista della poesia contemporanea. Nei suoi scritti ha coltivato interessi di critico letterario e filosofo dell’arte, storico e teorico della canzone, filologo classico e pedagogista. È un virtuoso della chitarra, compositore di canzoni e musiche.
Ha rappresentato ufficialmente l’Italia e la città di Roma in vari incontri internazionali di poesia. Ha presieduto, dal 1975 al 1984 il Premio di Poesia FLORIDA; tuttora presiede dal 2019 la nuova edizione del Premio di Poesia FLORIDA ROMA, insieme al Centro Internazionale di Cultura omonimo, dirigendone le edizioni.
Ha rappresentato la letteratura e la cultura italiana in diversi incontri internazionali: in Argentina(1999) per la celebrazione del centenario della nascita di Jorge Luis Borges; in Spagna (2000 e 2001) per gli incontri internazionali di poesia di “Murcia Ardentísima”; e in Polonia (2007) per il XXXVI Autunno Poetico di Varsavia, e, nel 2008, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia ove “Roma d’autore” è stato presentato dai professori Paweł Krupka e Piotr Salwa, con canzoni (dell’autore) cantate da Anna Kurpinska.