L’occhio di Mobius: il nuovo mondo fantasy di Marco Garinei

di Lorena Caccamo

L’Occhio di Mobius è un fantasy che potrebbe definirsi classico. La Magia è il suo elemento predominante. Magia intesa come conoscenza e, dunque, fonte di potere. Ed è questo che contrappone due fazioni avverse: i fanatici di un Credo proibito e la virtuosa Confederazione Arcana. Maghi buoni contro maghi malvagi sono alla ricerca di un antico e potente manufatto. È l’eterna lotta tra Bene e Male che tenta, confonde e ammalia i protagonisti di questa storia.

Luvie e Lazard – maghi della Confederazione Arcana – si ritroveranno a fare i conti con la loro coscienza, a mettersi in discussione e a trovare il coraggio di fare quanto non si sarebbero mai aspettati.

Il romanzo ha la capacità di coinvolgere il lettore che, spesso, si ritroverà ad avere di che riflettere sulla scia delle scelte, spesso difficili e combattute, cui i protagonisti della storia sono sottoposti. E allora, la distinzione tra Bene e Male sembra alle volte assottigliarsi e confondersi.

Tutti i personaggi della storia, non solo i protagonisti, sono pensati e costruiti in maniera funzionale al mondo che li ospita. Ognuno mosso da ideali spesso radicati e convinzioni profonde ma tutto, impareranno, può essere messo in discussione.

Quello del fantasy è un campo minato che l’autore – Marco Garinei – riesce ad affrontare con una buona dose di coerenza e credibilità. E, quando si tratta di un fantasy, la credibilità è – paradossalmente – l’elemento indispensabile.

L’articolo completo è disponibile sul numero 1 (2020) di “Riscontri”

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Sito dell’editore

Lorena Caccamo è una Correttrice di bozze ed Editor Freelance con una radicata passione per la letteratura, l’arte, la storia. Nasce a Siracusa nel 1983 e si forma in ambito umanistico iniziando gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, salvo poi concluderli a Roma, alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata, dove ha modo di conseguire la laurea magistrale in Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria. Già durante il periodo universitario inizia a collaborare con alcune realtà editoriali, riuscendo a sfruttare le sue passioni in ambito lavorativo non senza difficoltà ma abbastanza tenacemente.

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