È pronto il nuovo numero di “Riscontri”, la Rivista fondata ad Avellino nel 1979 da Mario Gabriele Giordano e ora diretta da Ettore Barra. Il secondo numero dell’anno dedica ancora spazio alla figura di Dante Alighieri nel settimo centenario della sua morte. La Rivista ospita infatti due saggi a tema dantesco.
Il primo, a firma di Antonio Feoli e intitolato “L’iperspazio di Dante”, è dedicato alla cosmologia dantesca. Il Paradiso della Divina Commedia potrebbe infatti essere concepito come uno spazio a quattro dimensioni e descritto col linguaggio della fisica relativistica. Molti studiosi hanno nel tempo riconosciuto nella struttura dell’universo di Dante la forma geometrica dell’ipersfera di Einstein, rendendo così la cosmologia dantesca un interessante oggetto di studio anche per i cosmologi moderni.
Il secondo articolo, a firma di Dario Rivarossa e intitolato “Il re non è nudo, è ben nascosto. Misteri nella Monarchia di Dante”, è invece dedicato al pensiero politico dell’autore. La Monarchia fu un’opera aspramente attaccata dalle autorità ecclesiastiche fin dalla sua pubblicazione. Non a caso fu anche uno dei primi testi a essere inserito nellʼIndice dei libri proibiti, non appena questi venne istituito. Nel saggio l’autore avanza un’interpretazione alternativa che potrebbe spiegare anche le ambiguità e gli errori logici del trattato politico, già da tempo evidenziati dai commentatori che hanno esaminato l’opera alla luce del pensiero filosofico medievale.
Tra gli altri contenuti, il secondo numero 2021 della Rivista – oltre all’Editoriale del Direttore sui temi della libertà e della tirannia alla luce del pensiero di Étienne de La Boétie – presenta anche articoli dedicati al cinema (col pezzo di Lorenzo Crescitelli sulla filmografia di King Kong) e alla letteratura italiana, con i saggi dedicati a Giacomo Leopardi, a Italo Svevo e a Andrea Zanzotto. Ai versi di quest’ultimo è dedicato il saggio di Paolo Saggese e alla sua rilettura inedita dei classici, tale da far loro acquistare nuova e inattesa “vita”.
Infine, il numero presenta anche un articolo (a firma di Giovanni M. Buglione) sul poeta filosofo irpino Domenico Giella (1821-1899), originario di Aiello del Sabato e tra i protagonisti del dibattito risorgimentale sulla pena capitale.